Teatro

Feste di Pasqua sulle scene, tra classici e novità

Feste di Pasqua sulle scene, tra classici e novità

Grandi nomi della risata, da Teocoli a Paolo Rossi, a Salemme, la «clipcomedy» di Pinketts e Baccini e «Vacanze romane» Per le scene milanesi la Pasqua 2004 è una sorta di giro di boa. Cala, infatti, il sipario sulla maggior parte degli spettacoli, destinati a lasciare il posto, dopo la breve pausa festiva, a una settimana intensissima, costellata di debutti, veramente per tutti i gusti. UN PIZZICO DI LEGGEREZZA - Quattro sale milanesi offrono, a partire dalla metà di aprile, una programmazione tutta all'insegna della leggerezza e della comicità. Si comincia con il Teatro Smeraldo e con il Teatro Manzoni. Nel primo, martedì 13 aprile debutta Teo Teocoli con «Sono tornato normale, show» (fino al 25 aprile). Accompagnato da una vera band di rhythm'n'blues, Teocoli trascina il pubblico in un travolgente excursus biografico, dai propri esordi cabarettistici nello storico Derby fino ai personaggi che gli hanno garantito un rinnovato successo nelle ultime stagioni televisive (Teatro Smeraldo, piazza XXV aprile 19. Tel. 02.29.00.67.67). Sempre martedì 13 aprile, Vincenzo Salemme torna a calcare la ribalta del Manzoni, ribadendo la convinzione che «La gente vuole ridere!» (fino al 9 maggio). Insieme a una compagnia il cui affiatamento è ormai consolidato da anni di collaborazione, Salemme presenta una commedia, scritta nel 1993, nella quale la trama, come spesso accade, vuole essere solo un pretesto per coinvolgere gli spettatori in un turbinio di situazioni e personaggi esilaranti (Teatro Manzoni, via Manzoni 42. Tel. 02.76.36.901). Venerdì 16 aprile, Paolo Rossi approda, invece, dopo una lunga tournée, al Piccolo Teatro con il suo «Il signor Rossi e la costituzione», un'adunata popolare di delirio organizzato, come recita il sottotitolo dello spettacolo, che, ispirandosi all'articolo 17 sul diritto di riunirsi pacificamente, propone un confronto imprevedibile con il testo che costituisce le fondamenta del nostro Stato, allo scopo di discuterlo, magari riscriverlo, ma soprattutto capirlo (Fino al 9 maggio. Teatro Strehler, largo Greppi. Tel. 02.72.333.222). Il presente, infine, la realtà, la nostra storia, quella di Milano in particolare, tra gli anni settanta e novanta, è al centro di «Amore mio infinito» di Aldo Nove con Fabrizio Parenti: viaggio delirante, tra il serio e il faceto, in cui si intrecciano le canzoni di Bennato e i discorsi di Andreotti, la morte della madre e gli Smarties, il primo bacio e il formaggino Susanna, ma soprattutto l'amore e la perenne, strana sensazione di aver perso qualcosa (Fino al 18 aprile. Teatro della Cooperativa, via Hermada 8. Tel 02.64.20.761 - 02.64.74.99.97). QUALCHE NOTA MUSICALE - Mentre, al Teatro Ciak, a partire dal 15 aprile, le parole scritte di Andrea Pinketts e quelle cantate di Francesco Baccini inaugurano, con «Orco loco» (fino al 9 maggio), un nuovo genere di teatro musicale, da loro battezzato «clipcomedy con canzoni», piccoli e grandi musical impazzano sulle scene (Teatro Ciak, via Sangallo 33. Tel. 02.70.10.92.33). Al Teatro Nazionale, a 50 anni dall'uscita del film con Audrey Hepburn e Gregory Peck, si assisterà al ritorno, dal 15 aprile, della favola di «Vacanze Romane», in forma però di commedia musicale, con la direzione di Pietro Garinei. Ne sono protagonisti Massimo Ghini e Serena Autieri, sulle note delle canzoni di Cole Porter e le musiche originali, scritte per la versione italiana, da Armando Trovajoli (Teatro Nazionale, piazza Piemonte 12. Tel. 02.48.00.64.15). Al Teatro Libero, dal 13 aprile, ritorna, dopo il successo di «Ailoviù», il musical rock made in Italy, «Rosa Salmone S.p.a.», ambientato in una redazione di romanzi rosa (Fino al 2 maggio. Teatro Libero, via Savona 10. Tel. 02.83.23.264). E per finire, al Filodrammatici, dal 13 aprile, un mito della musica, Fred Buscaglione, raccontato da un fan ne «L'ultima corsa di Fred» (Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1. Tel. 02.86.93.659). MOMENTI DI RICERCA - Due novità e una riproposta: è il panorama offerto dalle sale che tradizionalmente danno spazio ai più originali impulsi della ricerca teatrale. Torna, dopo la scorsa stagione, all'Elfo, con Eugenio Allegri, «Morte accidentale di un anarchico» (Fino al 9 maggio. Teatro dell'Elfo, via Ciro Menotti 11. Tel. 02.71.67.91). Giovane talento del teatro di narrazione, il CRT e il Teatro del Buratto presentano, dal 15 aprile al Salone di via Dini, nell'ambito di «Sequenze. Momenti del narrare in scena», Davide Enia con il suo «Italia - Brasile 3 a 2» (Fino al 18 aprile. CRT - Salone, via Dini 7. Tel. 02.89.01.16.44). L'Out Off traccia, dal 13 aprile, con «Dopo Ricasso solo Dio» (prima nazionale, fino al 16 maggio), ideato e diretto da Giorgio Fabbris, l'arco tragico che unisce la follia e la solitudine di Dora Maar, artista surrealista, compagna di Ricasso e di una barbona milanese uccisa vicino alla sua panchina (Teatro Out Off, via Duprè 4. Tel. 02.39.26.22.82). Michela Cescon, consacrata dal recente successo del film «Primo Amore», è infine protagonista di «Giulietta (degli spiriti)», esperimento di contaminazione tra cinema e teatro, in omaggio a Fellini e a Giulietta Masina, diretto da Valter Malosti (Fino al 30 aprile. Teatro Franco Parenti, largo Franco Parenti. Tel. 02.59.99.57.00). UN TOCCO CLASSICO - Il classico al Teatro San Babila porta, dal 13 aprile, il nome di Valeria Valeri che racconta, tra ironia ed emozione, di tensioni e veleni familiari nella commedia «Giochi di famiglia», grande successo parigino (il titolo originale è «La griffe») e novità assoluta per l'Italia, con la regia di Giancarlo Zanetti (Fino al 2 maggio. Teatro San Babila, corso Venezia 2/a. Tel. 02.79.54.69). Ma ormai classico è soprattutto, a dieci anni dalla morte, Testori, del quale Antonio Latella porta in scena «I trionfi», alla Sala Fontana, dal 15 aprile (Fino al 23 aprile. Sala Fontana, via Boltraffio 21. Tel 02.69.01.57.33). ALTRI DEBUTTI - Da non dimenticare le piccole realtà del panorama teatrale milanese. Al Teatro Arsenale, nell'ambito del «Progetto Stazioni», dal 14 aprile, «Victoria Station» di Harold Pinter e «Blackout» di Riccardo Mini, con la regia di Valentina Colorni (Fino al 9 maggio. Teatro Arsenale, via Cesare Correnti 11. Tel. 02.83.21.999). Al Teatro Olmetto, dal 15 aprile, in prima nazionale «Storia della tigre ed altre storie» di Dario Fo, con la regia di Vito Molinari (Fino al 9 maggio. Teatro Olmetto, via Olmetto 8/a. Tel. 02.87.51.85). In scena, per finire, al Teatro Ariberto, dal 15 al 18 e dal 22 al 25 aprile, anche questo in prima nazionale, «Il ritratto di Dorian Gray» (Teatro Ariberto, via Crespi 9. Tel. 02.80.40.04.55 - 039.28.74.011).